L’idea che divide l’America: la nuova trovata di Walmart fa discutere tutti

Non è solo un grande supermercato, ma una delle realtà americane di vendita al dettaglio e all’ingrosso più famosa al mondo. Fare un salto a Walmart per comprare dei cereali non è auspicabile perché prima di arrivare alla zona dedicata ci si perde in una sorta di città labirintica colma di ogni merce.

L’era della digitalizzazione

Walmart è sempre stata al passo coi tempi e le innovazioni tecnologiche sono il suo pane quotidiano. Se può offrire ai suoi clienti una vendita smart lo fa nella maniera più attuale possibile. Ed ecco che attualmente sta diventando più competitiva grazie alla possibilità di comprare online in pochi clic, come pochi altri colossi fanno.

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Gli e-commerce sono una realtà del nuovo millennio alla quale siamo praticamente tutti abituati, ma quando a passare al digitale è un magazzino delle dimensioni e dal nome importante di Walmart, tutto assume sfumature diverse e fa pensare subito a concorrenti come Amazon o simili. Ma la transizione di Walmart non si ferma qui.

Grazie all’aiuto di strategie di marketing innovative e persino alle AI più contemporanee, Walmart consente di snellire le operazioni sia nei negozi fisici che in quelli virtuali, con un occhio attento che parte dalla supply-chain e quindi dal suo stesso approvvigionamento. Ciò è ovviamente pensato per soddisfare le richieste specifiche dei clienti.

Non solo clicca e ritira

Il famoso click and collect con il quale si può ordinare la merce e ritirarla al punto vendita più vicino è uno dei punti cardine ormai da tempo per Walmart, che ne fa il punto di partenza del suo processo di digitalizzazione. Automatizzare processi o usare i Big Data sono operazioni che Walmart impiega nel migliore dei modi.

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Non solo l’assistenza clienti sarà più agevole grazie all’uso dell’IA e di assistenza virtuale sempre più all’avanguardia, ma le stesse forniture si avvalgono sempre più di frequente di statistiche in tempo reale. Questo permette alla catena di negozi di far trovare sugli scaffali realmente ciò che il consumatore vuole.

Una gestione intelligente dell’inventario ottimizza la funzione di domanda e offerta, consentendo quindi di investire solo in quello che effettivamente verrà venduto con più facilità ed evitando beni che invece non sono troppo richiesti. E ridurre gli sprechi fa bene all’economia e all’intero ecosistema, sia ambientale che monetario.

Consegne e flessibilità

Naturalmente, Walmart consente anche di avere la consegna a domicilio, secondo tempistiche ridotte, rendendo l’esperienza di acquisto davvero personalizzata: si compra in negozio, si ordina online o si fa tutto da remoto in attesa che i beni arrivino sulla soglia di casa. Se non è vera fidelizzazione del cliente questa…

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Ma l’idea di Walmart è ancora più ambiziosa e non include solo la gestione digitale e intelligente delle sue piattaforme di vendita. La catena vuole essere inclusiva e porsi davvero al fianco dei consumatori, condividendo storie reali di gente che ha acquistato nei loro negozi, così da inserirsi nel quotidiano con semplicità.

D’altronde, la storia stessa di Walmart parte da una realtà molto piccola prima di diventare una delle più grandi e ambiziose d’America. Non a caso, l’attenzione al cliente e ai tempi che cambiano ha ripagato abbondantemente i fondatori dell’epoca, che hanno dato vita al primo negozio nel 1962 in Arkansas.

La storia (vera) di Walmart

Sam Walton era appena uscito dalla guerra quando decise di tentare la via dell’imprenditoria con una piccola catena di negozi a prezzi convenienti. Con il tempo, il suo spirito di iniziativa e il suo ingegno lo portarono ad avere, già nel 1962, 16 negozi diversi che avrebbero rappresentato i primi germogli della fiorente Walmart.

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La sua prima strategia per la catena tra le più famose al mondo, per Walton fu tenere i prezzi più bassi dei concorrenti a costo di rimetterci. Anche se nel 1988, ormai settantenne, lasciò la carica di amministratore delegato ad altri, Walmart era ormai una realtà cresciuta vertiginosamente che non si era ancora arrestata.

Anche dopo la sua morte, nel 1992 dopo una lunga malattia, la sua creazione restò una delle più importanti e note in America e nel resto del mondo. E oggi, l’intento di continuare quella crescita inarrestabile è l’eredità di una strategia che ha funzionato e continua a funzionare. La digitalizzazione è dopotutto un passo quasi obbligato, ormai.

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